I rappresentanti dei Comitati contro la discarica di Scala Coeli, Flavio Stasi e Nicola Abruzzese, sono stati auditi ieri in Commissione Regionale Ambiente, che si è riunita a Reggio Calabria alla presenza dell’Assessore Regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo.
Gli attivisti, durante il loro intervento, hanno messo in rilievo, tra le altre cose, gli abusi dell’iter autorizzativo della discarica attuale e chiesto, quindi, con chiarezza il diniego all’ampliamento, ponendo l’accento soprattutto sulla questione dell’agricoltura di qualità, sui danni al tessuto economico dell’area, sull’inagibilità della strada d’accesso, sull’ambigua procedura di smaltimento del percolato.
“Dopo essere stati auditi – comunica Flavio Stasi – abbiamo registrato con soddisfazione la contrarietà della Commissione presieduta dal presidente Domenico Bevacqua all’ampliamento della discarica che si trova a cavallo delle province di Cosenza e Crotone e che interessa numerosi comuni e territori, un segnale che recepiamo positivamente e che speriamo possa vedere unito l’intero Consiglio Regionale”.
L’Assessore Rizzo, in rappresentanza dell’esecutivo Oliverio, ha ribadito la disponibilità a recepire tutte le istanze provenienti dai territori. “Riteniamo – prosegue Stasi – che l’esecutivo regionale anche alla luce dell’audizione di ieri nonché delle tante osservazioni depositate in queste settimane, sia consapevole dell’assoluta impossibilità di accordare qualsiasi forma di ampliamento ad un impianto che non sarebbe mai dovuto entrare in funzione vista la presenza massiccia di colture di qualità certificate tutto intorno al famigerato sito”.
I Comitati restano, ora, in attesa di atti concreti da parte della Giunta Regionale, “atti che rispecchino il programma ‘discariche zero’ proposto in campagna elettorale anche e soprattutto ad un territorio vessato come quello dello ionio cosentino”, precisa il loro rappresentante.
Nel frattempo continua il sit-in informativo e la raccolta firme a Cariati per manifestare, ancora una volta, la contrarietà dell’intero territorio al progetto di ampliamento, una contrarietà che attraversa trasversalmente cittadinanza, istituzioni locali ed associazioni di categoria.
Il sit-in inoltre, nei prossimi giorni, si sposterà in tutte le località del comprensorio, dove, a rafforzare la “rete” stanno nascendo nuovi comitati; ciò rappresenta il primo passo di una mobilitazione civile e sociale che si arresterà soltanto quando la procedura sarà terminata con il diniego all’ampliamento.
E’ quanto affermano la Rete dei comitati e dei movimenti in Difesa del Territorio e dei Diritti nel Basso Ionio (Scala Coeli, Cariati, Rossano, Crucoli).