“Una vita in gioco” è il titolo del concorso per una “Borsa di studio Dodò Gabriele”, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale e dai Sindacati FLC – CGIL e CGIL di Crotone, per l’anno scolastico 2016-2017 e rivolto alle scuole secondarie di primo grado della provincia di Crotone. Mercoledì 20 settembre, presso la parrocchia del Santissimo Salvatore, a Fondo Gesù, il parroco don Girolamo Ronzoni ha celebrato una messa per ricordare il piccolo Dodò Gabriele, ucciso per un fatale errore otto anni fa, mentre giocava a calcio, alla presenza di numerosi alunni delle scuole crotonesi. Una chiesa gremita di ragazzi.
Alcuni con la maglia da calcetto che ricordava il numero 11 di Dodò, alcuni in rappresentanza di associazioni, come Libera, che operano sul territorio, alcuni venuti ad assistere semplicemente per ricordare Dodò. Erano presenti anche autorità militari, rappresentanti politici, sindacali ed istituzionali, come il prefetto Cosima Di Stani. E soprattutto i genitori di Dodò, Giovanni e Francesca, emozionati ma sempre pronti a lottare per tenere vivo il ricordo del loro figlio scomparso in maniera così insensata. Dopo un’accorata omelia, che don Pasquale Aceto ha concluso con l’augurio che ognuno di noi possa acquisire consapevolezza per lottare sempre e comunque affinché diventiamo costruttori di giustizia, la mattinata è continuata con la consegna di tre borse di studio ai vincitori che avevano realizzato vari lavori (fumetti, video clip, spot e quant’altro).
La borsa di studio per i lavori di gruppo è andata a una classe terza dell’IC di Papanice mentre per i due per lavori individuali ad aggiudicarsi il primo premio, in ex aequo con un’alunna di Papanice, è stato Cataldo Ruggero, dell’I.C. “G. T. Casopero” di Cirò Marina, che ha presentato un fumetto dedicato a Dodò, ma con forti riferimenti alle storie dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un lavoro maturo, realizzato con impegno e grazie al coinvolgimento degli alunni a numerosi progetti che i docenti dell’Istituto Casopero hanno realizzato durante gli anni scolastici precedenti.
La prof.ssa Barbara Turano, accompagnatrice dell’alunno vincitore, ha infatti sottolineato l’importanza dell’educazione alla legalità, poiché nello scorso anno scolastico è stato promosso un progetto sulla legalità, che ha avuto come conclusione un convegno estremamente interessante, a cui hanno partecipato due imprenditori del reggino che hanno detto no al pizzo e con la loro testimonianza diretta hanno coinvolto emotivamente tutti gli alunni presenti.
I lavori sono stati selezionati da una giuria, che ha tenuto conto della profondità del messaggio che volevano trasmettere i ragazzi, come ha spiegato il giudice Michele Ciociola: “Lavori bellissimi, pieni di fantasia ed ironia ed uno spessore che hanno lasciati stupiti gli esaminatori. Con questo concorso non è sicuramente possibile dare giorni alla vita di Dodò, ma possiamo dar vita ai suoi giorni perché proprio attraverso queste manifestazioni che coinvolgono ragazzi come lui, si educa alla legalità per far crescere gli uomini di domani”. Grazie Cataldo per averci resi orgogliosi di averti tra noi, come scuola, come docenti, come compagni di classe, come genitori.
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