Piano di dimensionamento scolastico e accorpamento del Liceo Scientifico Adorisio, ricorreremo al TAR se la Regione Calabria dovesse confermare quanto contenuto nella delibera licenziata dalla Provincia di Crotone, frutto e sintesi di evidenti forzature, di un mancato confronto con le istituzioni locali che rappresentano il territorio e le esigenze ed attese della comunità e purtroppo costruita senza tenere in alcuna considerazione gli indirizzi e le motivazioni condivise all’unanimità nella massima espressione democratica cittadina da tutti i gruppi consiliari, di maggioranza e minoranza. Non è così che si avvicinano i territori. È quanto ha dichiarato il Sindaco Francesco Paletta nel corso della conferenza stampa svoltasi lunedì scorso nella sala consiliare cittadina, ricevendo solidarietà e sostegno unitari e ribadito dalla maggioranza e da tutti i consiglieri di opposizione. La correttezza istituzionale che abbiamo sempre privilegiato anche in questa occasione – ha proseguito il Sindaco – non è stata evidente sufficiente. Essa è stata anzi sottovalutata e mortificata, assieme alla dignità dell’intero consiglio comunale, dal contenuto e dalle valutazioni unilaterali di una delibera che, pur al di là delle diverse anomalie presenti, amareggia ognuno di noi come cittadini e concittadini del territorio, prima ancora che come amministratori. Purtroppo – continua – siamo di fronte ad un atto che dimostra, qualora ve ne fosse stato bisogno, come le province, enti territoriali così come conosciuti fino ad oggi, sono ormai diventate la confezione giuridica di gruppi di sindaci che non rappresentano affatto, così come dovrebbe invece essere, la totalità degli interessi delle comunità locali. Altrimenti – ha proseguito – non avrebbe trovato un quanto minimo posto il contenuto della volontà dell’Assise Civica di Cirò, direttamente interessata da una scelta così importante e non soltanto, così come è assurdamente accaduto, quanto affermato dal Commissario Straordinario del Liceo Scientifico. Lo smembramento dell’Istituto così come delineato nella delibera provinciale – va avanti il Primo Cittadino – creerebbe un vulnus fattuale e non solo giuridico. Ma ciò che più conta è questo indirizzo, che ci auguriamo non venga fatto proprio dalla Regione Calabria, contrasterebbe con la sfida politica sociale ed economica di ridurre il progressivo spopolamento che non soltanto Cirò sta portando avanti da anni e soprattutto con quell’idea di territorio che come amministrazione comunale stiamo portando avanti con convinzione in più ambiti. Cogliamo anzi l’occasione – scandisce il Sindaco – per ribadire che vorremmo sederci insieme ad uno stesso tavolo per parlare di sinergie tra enti per la tutela dell’intero comprensorio, confrontandoci ad esempio sul PSA, sulla questione della Contea del Cirò, sul nuovo assetto urbanistico, sulla conferenza dei servizi socio-sanitari, sull’Enoteca regionale e sulla rappresentanza all’interno dell’associazione nazionale Città del Vino. Contro questo che diventerebbe, se non modificato, un cattivo esempio di collaborazione tra istituzioni dello stesso territorio – ha concluso Paletta – questa comunità, oggi unità contro l’accorpamento del Liceo, afferma a gran voce che Cirò non è un paese in vendita, avendo già dimostrato nel recente passato di poter affrontare, governare e vincere battaglie di civiltà ben più complesse di questa. Anche il deputato Nicodemo Oliverio è stato informato dell’accaduto –ha detto Giuseppe Dell’Aquila della minoranza e vigilerà affinchè la Regione prende in considerazione la delibera del consiglio comunale, noi prosegue- saremo vigili e sensibili alle problematiche del paese. Il liceo di Cirò non è in vendita ha detto il consigliere Carlo Colucci, e non siamo inferiore a nessuno. Cirò è un paese felice un ambiente sano e pulito e ben organizzato dove gli alunni possono studiare in santa pace lontano dal caos della città.