Continua la protesta del Sap, una staffetta che vede i poliziotti iscritti al sindacato alternarsi e raccogliere il testimone del loro segretario nazionale Gianni Tonelli. Per ben 61 giorni, senza toccare cibo Tonelli è stato colto da malore e ricoverato, da qui la decisione degli iscritti al sindacato, appartenenti a tutte le questure italiane di dar vita ad una staffetta che per la seconda volta vede protagonista un agente del Sap di Crotone. Lo rende noto il segretario provinciale, Giuseppe Veltri che in un comunicato stampa esprime soddisfazione. “Ancora una volta – scrive Veltri – la Segreteria SAP di Crotone partecipa al presidio di legalità del SAP presso Palazzo Chigi – Roma, con un proprio rappresentante che ha deciso di unirsi alla “staffetta dello sciopero della fame” in solidarietà di Gianni Tonelli , segretario nazionale SAP, che ha attuato lo sciopero della fame per ben 61 giorni. Dopo l’adesione al presidio di questa Organizzazione Sindacale, con la presenza del Vice Segretario Provinciale Francesco Zannino, questa settimana ha aderito alla “staffetta” l’iscritto Antonio Corrado, in servizio presso sezione di polizia stradale di Crotone”.
“Sono orgoglioso degli iscritti del Sap di Crotone, i quali, dimostrando un attaccamento ai principi democratici di questa organizzazione sindacale e dei diritti riconosciuti alle migliaia di appartenenti alla Polizia di Stato, hanno dimostrato la chiara volontà di cambiamento volto a garantire un’ incisiva richiesta di sicurezza dei cittadini di questa provincia. L’apparato delle forze di polizia, anche nella provincia di Crotone, è debilitato dai numerosi colleghi che hanno chiesto di essere posti in quiescenza, con un turnover del 55% insufficiente a sostenere i molteplici servizi di controllo del territorio, impossibilitato ad affrontare le necessità quotidiane; figurarsi poi fronteggiare con tali numeri il più complesso problema dell’immigrazione. Serve personale, mezzi, attrezzature logistiche, armi e soprattutto efficienza ai livelli ministeriali per attuare un incisivo controllo del territorio in questo periodo di crescente allarme terroristico”