La chiesa del Ritiro a Mesoraca una delle più belle dell’entroterra crotonese con una cupola tarda Barocca che sembra dipinta da Dio . Una chiesa con rari dipinti dove anche l’anima si ferma ad ammirarla, con la sua pregiata cupola dipinta in cielo sovrastata dai colori più belli che la impreziosisce . Mentre un Cristo ligneo di rara fattura ti rapisce lo sguardo e la vista, ti fermi ad ammirarlo e ti ruba il cuore.
Ma a Mesoraca si va anche per visitare il Convento dei Frati minori dove si può ammirare una vera rarità: L’ Ecce homo, una statua in legno di rara fattura, del Frate Umile Pintorno lo stesso che ha realizzato il pregiato Ecce Homo di Cutro, impregnato d’amore, di sudore, di sangue, di sofferenza, di perdono, di carità, di pianto, di preghiera, di suppliche, di grazie, di conforto, di rinascita. Nei suoi occhi ci vedi il pianto ma anche il sorriso, le pene ma anche il perdono, la sofferenza ma anche la resurrezione. A lui vai a chiedere la grazia, a lui vai a chiedere la forza per andare avanti, da lui vai per essere perdonato, da lui vai per la vita. Come passare senza fermarsi dall’antica statua della Madonna del Rosario opera del 1500 con un particolare abito bianco ricamato senza equali a lasciarci lo sguardo rapito.
Questa è Mesoraca un crogiuolo di cultura, di antiche tradizioni, una città antica ma necessariamente moderna arroccata tra Pini secolari, maestosi Faggi e Castagneti, dove l’acqua scorre fresca tutto l’anno come fonte di vita tra la pace del verde bosco, dove nella zona più alta in località Fratta puoi assaggiare i prodotti tipici, i salumi autoctoni, le conserve e sua maestà il Porcino .
Un ambiente ancora sano e prezioso per la vita stessa dove si respira già aria silana, a cui i politici locali , provinciali e regionali, devono dare più attenzione , come alle infrastrutture, alle strade, alla Sanità, alle scuole, all’agricoltura, al turismo, ed evitare che i giovani e i talenti migrano anziché essere utilizzati nelle tante potenzialità che l’antico borgo offre, dal turismo religioso, al turismo gastronomico, al turismo ecologico e ambientale, e a tanto altro ancora.
I paesi montani dovranno essere la nuova tendenza futura per trainare nuove economie, utilizzando le risorse potenziali che ogni borgo detiene, solo così si può interrompere il flusso dei giovani verso il nord , ma senza l’aiuto dei politici che investono in progetti importanti, questo non potrà accadere.